La tiroide è una ghiandola fondamentale per il metabolismo e gioca un ruolo importante nella funzione di molti organi.

Milioni di persone in tutto il mondo sono affette da disfunzioni della tiroide, quali lo struma (detto anche “gozzo”), i noduli tiroidei cancerosi o non cancerosi, oppure l’ipertiroidismo. Alcune di queste disfunzioni possono essere trattate farmacologicamente, ma altre solo mediante intervento chirurgico.

Cosa sono

La tiroide produce importanti ormoni, tra cui la tirossina (T4) e la triiodotironina (T3), che controllano il metabolismo, ossia la trasformazione del cibo che mangiamo in energia. Se la tiroide non funziona correttamente il corpo aumenta o diminuisce la velocità in cui sfrutta l’energia rispetto al necessario.
Se la tiroide non è abbastanza attiva, si parla di ipotiroidismo. L’ipotiroidismo può portare ad aumento di peso, stanchezza e scarsa tolleranza delle basse temperature. Se la tiroide è troppo attiva (ipertiroidismo) si producono più ormoni tiroidei di quanto necessiti il corpo, con conseguente perdita di peso, aumento del battito cardiaco e sensibilità al calore.

Cause psico-fisiche

Il gozzo può essere provocato da diverse condizioni, tra cui:

  • Morbo di Graves: la tiroide si gonfia e produce una quantità eccessiva di tiroxina
  • Tiroidite (infiammazione delle tiroide): può avere diverse cause, tra cui un’infezione virale
  • Carenza di iodio: la tiroide necessita di iodio per produrre gli ormoni, se nella dieta manca lo iodio, la ghiandola si ingrossa nel tentativo di produrre una quantità sufficiente di ormoni
  • Medicinali: il gozzo può essere provocato da alcuni farmaci, per esempio amiodarone, interferone alfa e litio
  • Fattori ereditari: alcune persone ereditano una predisposizione all’ipertiroidismo

I noduli tiroidei (piccoli grumi sulla tiroide) possono essere causati da:

  • Una cisti, un tumore benigno (non canceroso) contenente materiale fluido
  • Un adenoma, un tumore benigno solido
  • Un tumore canceroso (raramente)

L’ipertiroidismo può essere la conseguenza del morbo di Graves oppure dei noduli tiroidei.
Le due cause principali dell’ipotiroidismo sono l’autoimmunità (quando le cellule della tiroide vengono distrutte dai globuli bianchi) e un effetto collaterale della disfunzione tiroidea. Altre cause, più rare, possono essere l’ereditarietà, una complicanza di un’infezione virale o l’uso di determinate sostanze.

Sintomi

Se la tiroide produce una quantità eccessiva di ormoni, è probabile la comparsa di alcuni o tutti i sintomi dell’ipertiroidismo:

  • Irrequietezza, nervosismo, emotività, irritabilità, insonnia e “stato di perenne movimento”
  • Tremore alle mani
  • Perdita di peso nonostante l’aumento dell’appetito
  • Palpitazioni
  • Sudorazione, rifiuto del calore e aumento della sete
  • Diarrea o evacuazioni frequenti rispetto alla normalità
  • Difficoltà nella respirazione
  • Problemi dermatologici, assottigliamento dei capelli e prurito
  • Alterazioni del ciclo mestruale, spesso le mestruazioni diventano molto leggere o infrequenti
  • Stanchezza e debolezza muscolare
  • Gonfiore della tiroide (gozzo)

Fattori di rischio

Ci sono alcuni fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare una disfunzione tiroidea, come:

  • Sesso: le donne hanno una probabilità di 6-8 volte superiore degli uomini di sviluppare una disfunzione tiroidea
  • Età: oltre i 50 anni di età aumenta il rischio di disfunzione tiroidea
  • Episodi di disfunzioni tiroidee ricorrenti nella famiglia o precedenti personali: il rischio aumenta se per esempio si sono avuti problemi alla tiroide durante la gravidanza, oppure se alcuni parenti stretti hanno sofferto di disfunzioni tiroidee
  • Fumo: i fumatori, o ex fumatori, hanno un rischio maggiore di sviluppare una disfunzione tiroidea autoimmune
  • Apporto di iodio: se non c’è abbastanza iodio nella dieta o, invece, se si fa uso eccessivo di integratori di iodio o erboristici, può aumentare il rischio
  • Alcuni trattamenti e farmaci aumentano il rischio di sviluppare problemi alla tiroide
  • Stress acuto: eventi particolarmente significativi, come un lutto o un divorzio, oppure un grande stress fisico, come un incidente automobilistico, possono essere alla base di una disfunzione tiroidea autoimmune

Come riconoscerle

La tiroide è una specie di "centrale elettrica" del nostro corpo e se qualcosa non funziona in questa ghiandola, non funziona in tutto il corpo, perché controlla il metabolismo e le sue principali funzioni, quali il battito cardiaco, lo sviluppo del sistema nervoso centrale, l'accrescimento corporeo, la pressione arteriosa, il livello di colesterolo, il peso, la forza muscolare, l'acutezza mentale e tante altre cose ancora". Per funzionare bene questa ghiandola così fondamentale ha bisogno di iodio e nei casi di carenza di questo elemento si possono sviluppare una serie di disturbi tra cui il gozzo (aumento di volume della tiroide) e i noduli tiroidei. Questi sono nella stragrande maggioranza benigni, ma in alcuni casi possono segnalare l'insorgenza di un tumore.
Nel caso di ipertiroidismo i sintomi saranno abbastanza evidenti: tremori, palpitazioni, ipersudorazione, dimagrimento molto eclatante". Nell’ ipotiroidismo invece i sintomi sono: stanchezza, incapacità di fare lavori in cui si richiede velocità mentale, stipsi, senso di gonfiore, sintomi di uno stato ansioso-depressivo. Una volta individuati i sintomi è sufficiente fare  un esame del sangue che dosi il TSH, un ormone prodotto per regolare la tiroide. Si alza quando la tiroide funziona poco e si abbassa quando funziona tanto. E' un dosaggio molto sensibile, soprattutto per l'ipotiroidismo e aiuta a definire bene anche la gravità del problema. Se l'ormone è presente in quantità molto elevate, allora si è affetti da ipotiroidismo. Poi si dosano gli ormoni tiroidei veri e propri: tiroxina e tri-iodotironina, che si abbassano nell'ipotiroidismo e si alzano nell'ipertiroidismo. In caso si avverta la presenza di noduli al tatto, o se ne sospetta la presenza anche se non sono palpabili, una ecografia aiuta a precisare la diagnosi.

Psicodiagnodi e il tipo d’intervento più efficace

Le malattie legate alla tiroide hanno una varietà di cause, e a volte il problema non è la tiroide.
Non tutti i soggetti presentano sintomi identici (ognuno è diverso!) ma per una persona che soffre di un disturbo della ghiandola tiroidea affrontare la vita quotidiana può diventare estremamente difficile e pesante. E’ per questo fondamentale rivolgersi ad un medico (o specialistica) che abbia un approccio psicosomatico,ovvero che sia disposto a instaurare un rapporto di tipo collaborativo con il paziente (e viceversa).
Alcuni pazienti avranno bisogno di tempi relativamente brevi e dovranno soltanto compiere occasionali esami del sangue, al fine di mantenere sotto controllo i livelli di ormone tiroideo. Per altri, invece, il trattamento potrebbe rivelarsi più lungo e complicato, e richiedere un intervento chirurgico. Questo dipenderà dalla gravità e dal tipo di disturbo.
Le malattie della tiroide hanno dunque una possibile origine psicosomatica e sono spesso legate ad un profonda incapacità di esprimersi come si vorrebbe (a livello verbale, non verbale e sessuale). In generale, i pazienti ben curati e trattati in modo appropriato dovrebbe godere di una vita sana e ritrovare energia e vitalità!