La Dermatite Seborroica è una malattia infiammatoria della pelle.

 

Cos'è

La Dermatite Seborroica, o eczema seborroico, è una malattia infiammatoria della pelle che colpisce le aree particolarmente ricche di ghiandole sebacee, come l’attaccatura dei capelli, il cuoio capelluto, le sopracciglia, i lati del naso, le pieghe dietro le orecchie e, negli uomini, il torace. In casi più rari può comparire anche sotto le ascelle, all’inguine, sulle mammelle e nella piega tra i glutei.
Le aree cutanee colpite dalla patologia si presentano rosse, desquamate e in alcuni casi si verifica la formazione di croste di color giallo, coperte da una patina oleosa.
Le lesioni sono molto spesso pruriginose, perciò il paziente è tentato di grattarsi, peggiorando la situazione.
Quando le lesioni interessano il cuoio capelluto risulta complicato individuarle, essendo nascoste sotto i capelli. La presenza abbondante di forfora può comunque essere un segno evidente della malattia.
La dermatite seborroica non ha alcuna conseguenza sullo stato di salute del paziente, ma può metterlo a disagio e creare imbarazzo quando si sviluppa su parti del corpo visibili.

Sintomi psico-fisici

La dermatite seborroica si sviluppa in particolar modo negli adulti, e gli uomini risultano più colpiti rispetto alle donne. Secondo le statistiche solo il 5% della popolazione soffre di gravi forme di questa patologia ed è costretto a rivolgersi ad uno specialista, ma è anche vero che tutte le persone colpite presentano un grave disagio, soprattutto, a livello psicologico. È una malattia subdola e fastidiosa che si manifesta nelle parti del viso più evidenti, come le sopracciglia, i solchi nasolabiali, le orecchie (la parte dei padiglioni), il cuoio capelluto, sottoforma di lesioni eritemato-desquamative con appunto, croste squamose, che creano arrossamento, dolore e prurito.
I sintomi più frequenti sono:

  • infiammazione (arrossamento) della pelle
  • formazione di squame irregolari o di croste spesse sul cuoio capelluto
  • forfora (squame giallastre o biancastre) sul cuoio capelluto, sulle sopracciglia, nella barba o nei baffi
  • pelle arrossata ed untuosa coperta di squame biancastre o giallastre in altre parti del corpo, ad esempio: sul petto, sulle ascelle, nell’inguine o sullo scroto
  • prurito o dolore

La dermatite seborroica nella maggior parte dei casi colpisce il cuoio capelluto, ma può colpire anche le pieghe della pelle o la pelle delle zone ricche di ghiandole sebacee.
Può presentarsi su:

  • sopracciglia
  • ai lati del naso e dietro le orecchie
  • sullo sterno
  • nell’inguine
  • sotto le ascelle

Nella maggior parte dei pazienti è un disturbo cronico. Quasi sempre il paziente alterna periodi di miglioramento dei sintomi ad altri in cui i sintomi peggiorano.
Nei neonati la dermatite seborroica del cuoio capelluto è detta crosta lattea: le squame possono essere spesse e giallastre, oppure formare delle croste o delle zone untuose. La crosta lattea dei neonati può anche presentarsi sul volto o nella zona del pannolino. Nella maggior parte dei bambini, tuttavia, scompare entro il primo anno di vita.

Cause psico-fisiche

Le cause dovute a questo tipo di dermatite, sono ancora poco chiare. Di recente è stato scoperto che due specie di funghi appartenenti al genere “Malassezia” soprattutto Malassezia globosa e Malassezia furfur, sono notevolmente presenti nelle zone in cui si sviluppa la dermatite seborroica, tuttavia, questa infiammazione della pelle non è una malattia contagiosa.

Altri fattori sono:

  • Cambio di stagione. Gli episodi spesso sono più gravi durante l’inverno
  • Patologie neurologiche. La dermatite seborroica può colpire con maggior frequenza i pazienti affetti dal morbo di Parkinson e da altri tipi di patologie neurologiche
  • Stress e affaticamento. Gli eventi e le situazioni stressanti possono scatenare l’episodio di dermatite o farlo peggiorare, in base a meccanismi che finora rimangono sconosciuti. Probabilmente sono gli effetti sul sistema nervoso che collegano i disturbi neurologici e lo stress
  • HIV/AIDS. La dermatite seborroica può colpire con particolare frequenza e maggior gravità i pazienti affetti da HIV/AIDS

Come riconoscerla

La pelle si può infiammare, manifestando delle reazioni simili ad un’irritazione causata da motivi autoimmuni od allergici. Si aggrava in casi di stress, in quanto i relativi ormoni stimolano in modo eccessivo la risposta di difesa a qualsiasi tipo di infiammazione. Questa è la dermatite seborroica, che colpisce soprattutto il viso, il cuoio capelluto, il condotto uditivo ed il torace, vale a dire gli ambienti cutanei colmi di ghiandole sebacee. E’ simile alla Rosacea che può anche manifestarsi contemporaneamente. Se inizia durante l’infanzia o l’adolescenza, è probabile che rimanga per sempre.

La pelle colpita da dermatite seborroica tende ad arrossarsi e presenta squame giallastre secche o untuose e, in alcune occasioni, piccole croste.
Nella maggior parte dei casi si ha prurito anche molto intenso. Sul cuoio capelluto può inoltre comparire forfora difficile da eliminare.
Nelle aree cutanee interessate dalla malattia si riscontra un'alterazione del sebo, la secrezione grassa delle ghiandole sebacee, che ha la funzione di ammorbidire e di difendere l’epidermide dall’aggressione degli agenti esterni. Tale sostanza viene prodotta in eccesso, favorendo la proliferazione di un microscopico fungo, il Pityrosporum ovale, chiamato anche “Malassezia”, che si nutre appunto del sebo. Risultando ipernutrito, il Pityrosporum ovale cresce a sua volta in eccesso, determinando l’arrossamento e l’infiammazione tipici della dermatite seborroica.
La desquamazione avviene perché in alcune aree della pelle, oltre all’elevata attività delle ghiandole sebacee, si verifica una produzione di cellule molto accelerata. Il naturale processo di rinnovamento degli strati superficiali dell’epidermide, che solitamente avviene in modo impercettibile e costante, risulta così alterato.
A causa del prurito, la persona colpita tende, inoltre, a grattarsi, stimolando un’ulteriore produzione di sebo e peggiorando la situazione.

Cosa fare per prevenire

Per evitare la formazione di questo disturbo, è importante:

  • non toccarsi i capelli spesso, soprattutto con le mani sporche, non usare costantemente la piastra, curare un'eventuale depressione ed ogni alterazione dell’umore.
  • Cercate di evitare momenti di forte stress perchè acutizzano i sintomi e ne favoriscono la comparsa nei soggetti predisposti
  • Contattate un dermatologo per avere una cura fatta su misura per il vostro caso specifico

La prevenzione è la migliore risposta per ottenere un eccellente benessere fisico e psicologico.

Cosa fare per intervenire da soli

E’ necessario adottare una corretta igiene del cuoio capelluto o della zona interessata.
Seguire un’alimentazione sana integrandola con acidi grassi polinsaturi.

Psicodiagnosi e il tipo d’intervento più efficace

La cute costituisce l’unico tessuto evidente all’esterno che può far apparire uno stato emotivo. Un problema psicologico anche latente per un periodo di tempo più o meno lungo, si può palesare con un’eruzione cutanea di aspetto diverso come la dermatite seborroica.
La pelle è un organo di confine, ma anche mezzo privilegiato di relazione con il mondo esterno. Data la sua visibilità, è comprensibile come essa si presti facilmente a trasformarsi in uno specchio dell’anima. È evidente, infatti, come la pelle svolga funzioni vitali, essendo l’involucro che avvolge il corpo e, al medesimo tempo, racchiuda la psiche dell’individuo.
Essendo per l’appunto la cute un organo di grande complessità, estremamente complessa risulta anche la comprensione della sua patologia, che deve essere valutata secondo una prospettiva olistica, tenendo sempre in considerazione l’inscindibile rapporto mente-corpo.
E’ importante sottolineare che una malattia cutanea non dipende mai da una sola causa, bensì va affrontata in una prospettiva multifattoriale, poiché in ogni persona entrano in gioco componenti diverse.
Alla luce di questo, attraverso una psicoterapia psico-corporea, integrata alla consulenza specialistico-dermatologica, è possibile comprendere il significato del sintomo e della sua manifestazione, le emozioni ed i pensieri che lo mantengono e intraprendere un percorso di consapevolezza e  gestione delle emozioni più funzionale all’equilibrio mente-corpo.